Thomas Rovelli, miglior direttore dell’anno PMC, ci racconta i requisiti, le competenze e le attività del mestiere
A metà strada tra consulente e manager, ecco la figura di direttore, incarnata alla perfezione nel mondo d Più Mutui Casa da Thomas Rovelli. È stato lui a conquistarsi l’ambito titolo di migliore della categoria all’ultimo Congresso Internazionale Tempocasa, andato in scena ad aprile. E non c’è dubbio che se lo sia conquistato e meritato. Proprio per questo ci siamo rivolti a lui per mettere a fuoco il ruolo di direttore, tra requisiti, competenze, responsabilità e obiettivi.
Chi è e cosa fa il direttore
Il direttore rappresenta la figura professionale a metà strada tra il consulente e il manager. Il focus della sua attività è la gestione di almeno un ufficio e non più di tre, quindi di tutte le risorse che ne fanno parte.
Quali sono le attività del direttore
L’attività del direttore si concentra sulla gestione, organizzazione, sviluppo e supporto del financial point di cui è responsabile. In pratica, segue a tutto tondo l’ufficio e le risorse che ne fanno parte. A loro si dedica ogni giorno, curando il percorso di formazione e supportando l’attività quotidiana sia sul fronte commerciale, ovvero orientata al contatto con il cliente, sia sul fronte operativo, vale a dire declinata nelle mansioni di back office.
E quali sono le competenze
Tra le competenze fondamentali di un direttore spicca, senza dubbio, il problem solving. «Risolvere problemi, superare ostacoli e imprevisti con tempismo e sicurezza sono caratteristiche che il direttore deve avere perché l’ufficio è un piccolo grande mondo nel quale succedono tante, tantissime cose, spesso inaspettate. Bisogna essere sempre pronti e capaci di affrontarle al meglio, senza andare in tilt», spiega Thomas Rovelli. Determinazione, motivazione e leadership sono altrettanto importanti. In più un buon direttore deve dare l’esempio, essere da modello per la sua squadra. Accanto a questi fattori, rientrano tra le competenze la conoscenza collaudata dell’intero ciclo produttivo del financial point e l’aggiornamento professionale costante, nel caso di PMC sia finanziario sia immobiliare.
Come fare per diventare direttore: i requisiti di partenza
Per diventare direttore occorre aver dedicato svolto il percorso da tutor di almeno due consulenti non neofiti, quindi aver maturato padronanza, competenza e sicurezza nel ruolo. Bisogna anche aver dimostrato sul campo di essere affidabili, puntuali, pronti ad assumere la responsabilità di un ufficio in linea con il layout e con le richieste aziendali, e di un intero staff. Deve, poi, aver seguito corsi di formazione propedeutici al ruolo ed essere in una posizione di redditività/solidità finanziaria tale da consentire il passaggio di ruolo. Con questi requisiti, in base alle opportunità di crescita offerte dalla società, si può avere così la possibilità di fare un salto di carriera importante, impegnativo e altrettanto appagante. Di diventare, cioè, direttori.
Il direttore in Più Mutui Casa
Thomas Rovelli, per diventare direttore, ha seguito tutti gli step di carriera classici, ma in tempi record. Lui, oggi 27 anni, dopo appena quattro anni da consulente aveva già tutte le carte in regole per diventare direttore. «Ho iniziato la professione che ero molto giovane e da subito attività e società azzurra mi hanno coinvolto, appassionato. Ho spinto tanto, sono andato veloce lungo il piano di carriera, che comunque non è finito, perché tutta la mia concentrazione e dedizione sono state ripagate con risultati e promozioni», racconta. «Il bello di lavorare in Più Mutui Casa è anche l’alta considerazione che l’azienda dà alla meritocrazia: non importa chi sei e da dove vieni, importa cosa fai e come lo fai. Io ne sono la dimostrazione».
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